Che consumatore sei?

Parliamo tanto di sostenibilità ma sappiamo davvero quanto impattano sull’ambiente i prodotti che ogni giorno arrivano sulle nostre tavole?

Il Programma LIFE dell’Unione Europea finanzia progetti innovativi in materia di sostenibilità ambientale, come il progetto LIFE MAGIS.

LIFE MAGIS si batte per rendere riconoscibili sul mercato i prodotti Made in Italy di alta qualità ambientale, grazie alla diffusione del marchio Made Green in Italy, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica per valorizzare i prodotti italiani con le migliori prestazioni ambientali e che adotta la PEF, Product Environmental Footprint.

Con la PEF, basata sul metodo LCA, Life Cycle Assessment, è possibile valutare l’impatto che hanno i prodotti che acquistiamo durante tutto il loro ciclo di vita e non solo in fase produttiva o per il loro smaltimento.

In effetti quella del biologico è una vera e propria rivoluzione. Rappresenta un ritorno alla genuinità dei prodotti e ad una produzione più in linea con ciò che la natura propone.

La raccolta differenziata rappresenta una delle grandi conquiste della sostenibilità perché riduce il volume complessivo di rifiuti che vanno in discarica e mette un freno allo sfruttamento delle risorse naturali.

La green generation parte dal basso e attribuisce alle azioni quotidiane una grande importanza in termini di impatto ambientale. Anche poco ma messo in pratica da tutti può restituire risultati eclatanti.

L’economia circolare estende il ciclo di vita dei prodotti grazie ad un modello di produzione e consumo che implichi in modo deciso la condivisione, la riparazione, il riutilizzo, il riciclo. E non è mai troppo tardi per iniziare!

Di nozioni ce ne sono tante ma quello che deve essere tenuto maggiormente in considerazione è l’impatto complessivo che un prodotto ha sull’ambiente. Le scelte che facciamo ogni giorno in acquisto possono essere determinanti.

Accorciare le distanze e i tempi fra produzione e consumo permette una riduzione drastica delle emissioni di gas inquinanti e contrasta gli sprechi alimentari caratteristici di una filiera lunga. Da non sottovalutare i risvolti etici e sociali della filiera corta legati al rilancio dei territori locali e a una corretta e più salutare alimentazione.

Non è più qualcosa di marginale, le conseguenze di un impatto ambientale pesante sono davanti agli occhi di tutti. È necessario acquisire la giusta consapevolezza e cambiare atteggiamento nei confronti delle tematiche ambientali.

Ogni occasione è buona per sostenere la causa dell’ambiente e ogni aspetto della nostra vita può essere rivisto in chiave sostenibile, dall’alimentazione ai trasporti, senza trascurare informazioni e dati oggi a disposizione.